La codifica: il cervello nascosto dei telecomandi BFT
Ogni telecomando BFT è molto più di un semplice pulsante. È un piccolo dispositivo elettronico capace di inviare un codice univoco a un ricevitore, permettendo l’apertura o la chiusura di un cancello, un box o una sbarra automatica.
Questa comunicazione avviene grazie a un processo chiamato codifica, ossia la procedura che associa il telecomando al sistema. Codificare un telecomando BFT significa, in pratica, abilitare un nuovo dispositivo all’interno dell’impianto, in modo che venga riconosciuto come “autorizzato” dal ricevitore. È un’operazione cruciale, perché senza codifica il telecomando non dialoga con la centralina e resta completamente inutilizzabile.
Perché i telecomandi BFT sono diversi dagli altri
BFT è uno dei marchi più affidabili nel settore dell’automazione, e la sua tecnologia si distingue per un elemento fondamentale: la codifica rolling code.
Questo sistema genera un codice diverso a ogni pressione del tasto, impedendo che un segnale venga copiato o riutilizzato da terzi.
Mentre i vecchi telecomandi a codice fisso trasmettevano sempre lo stesso segnale, quelli BFT utilizzano un algoritmo che cambia continuamente la sequenza.
Il ricevitore riconosce solo i codici generati in modo corretto e nella giusta sequenza temporale, garantendo un livello di sicurezza altissimo.
Per questo motivo codificare un telecomando BFT non è un’operazione banale: richiede strumenti precisi e conoscenza dei protocolli elettronici del marchio.
Quando è necessario codificare un telecomando BFT
La codifica diventa necessaria in diverse situazioni, e non sempre per un guasto. Alcuni casi comuni includono:
- Sostituzione di un telecomando smarrito o rotto.
- Aggiunta di un nuovo utente (ad esempio un familiare, un coinquilino o un dipendente).
- Aggiornamento dell’impianto, quando si sostituisce la centralina o il ricevitore.
- Cambio di amministratore o manutentore, che può richiedere una nuova registrazione dei dispositivi.
In tutti questi casi, il nuovo telecomando deve essere codificato correttamente per essere accettato dal sistema e comunicare con il ricevitore.
Codificare un telecomando non significa duplicarlo
Molti confondono i due termini, ma codificare e duplicare non sono sinonimi.
- Duplicare un telecomando significa creare una copia di un segnale esistente, mantenendo la stessa codifica.
- Codificare, invece, significa associare un nuovo telecomando al sistema, inserendolo ufficialmente nella lista dei dispositivi riconosciuti dal ricevitore.
Nel caso dei modelli BFT, la codifica è l’unica via possibile: non si può semplicemente “copiare” il segnale, perché il rolling code cambia ogni volta.
Il nuovo telecomando deve essere programmato o registrato all’interno del sistema tramite ricevitore, tessera master o codice installatore.
Come avviene la codifica di un telecomando BFT
La procedura per codificare un telecomando BFT varia in base al tipo di impianto, ma in linea generale segue alcuni passaggi comuni:
- Identificazione del modello.
Ogni telecomando (Mitto, Mitto 2, Mitto 4, B RCB, ecc.) ha una frequenza e un metodo di codifica diversi. Il tecnico deve individuarlo per garantire compatibilità. - Analisi del ricevitore.
Il sistema BFT può essere libero (accesso diretto) o protetto (accesso solo tramite tessera master o codice installatore). - Accesso alla centralina.
Se il sistema è protetto, è necessario aprire il ricevitore e accedere alla modalità di programmazione per registrare il nuovo dispositivo. - Abilitazione del telecomando.
Il nuovo telecomando viene inserito nella memoria della centralina e sincronizzato con il rolling code. - Collaudo e verifica.
Ogni pulsante viene testato per assicurarsi che comunichi correttamente con il cancello, il box o la sbarra.
Questa sequenza garantisce che il telecomando sia correttamente codificato e pienamente operativo.
Quando serve l’intervento di un tecnico
In molti casi, soprattutto nei condomini, il sistema è protetto da una tessera master BFT o da un codice installatore, che impedisce la programmazione autonoma.
In questi impianti, solo chi possiede le credenziali può codificare nuovi telecomandi.
Questo non è un limite, ma una misura di sicurezza: evita che chiunque possa aggiungere telecomandi senza autorizzazione.
Per questo motivo, quando il sistema è gestito da un amministratore, è necessario richiedere la collaborazione di un tecnico o di un centro specializzato per la codifica.
Milano e la tecnologia dell’automazione quotidiana
Milano è una città dove la tecnologia incontra la praticità. Dai cortili dei condomini ai garage sotterranei, i cancelli automatici fanno parte della vita di tutti i giorni.
Il telecomando BFT è tra i più diffusi proprio per la sua affidabilità, e sapere come codificarlo è essenziale per evitare disagi.
Chi vive a Milano conosce bene il valore di un servizio rapido: restare bloccati davanti a un cancello che non si apre può significare perdere tempo prezioso. Ecco perché avere un centro di fiducia a portata di mano fa la differenza.
La Casa della Chiave: il centro per la codifica a Milano
A Milano, il punto di riferimento per la codifica dei telecomandi BFT è La Casa della Chiave, in Viale Abruzzi 92, a pochi passi da Piazzale Loreto.
Qui la codifica non è improvvisata, ma gestita da tecnici specializzati che utilizzano apparecchiature professionali per leggere, programmare e testare i telecomandi.
Ogni dispositivo viene codificato e verificato davanti al cliente, garantendo un risultato immediato e sicuro.
Il servizio è rapido, trasparente e affidabile: il cliente sa sempre cosa viene fatto e riceve il proprio telecomando già pronto all’uso.
I vantaggi di Codificare telecomando BFT professionalmente
Affidarsi a un centro come La Casa della Chiave garantisce numerosi vantaggi:
- Precisione: ogni telecomando viene abbinato al ricevitore correttamente, senza errori.
- Sicurezza: la codifica rispetta i protocolli originali BFT, evitando rischi di blocco o interferenze.
- Velocità: la maggior parte delle operazioni si conclude in pochi minuti.
- Supporto: il personale spiega al cliente come utilizzare il telecomando e mantenerlo efficiente.
In una città veloce come Milano, poter contare su un servizio così affidabile è una vera comodità.
Consigli per non perdere la codifica
Una volta codificato, il telecomando BFT è pronto per un uso quotidiano senza problemi, ma alcune accortezze aiutano a mantenerlo efficiente nel tempo:
- Evita urti o cadute che possano danneggiare i circuiti.
- Sostituisci la batteria appena il segnale diventa debole.
- Non esporlo all’umidità o a temperature estreme.
- Conserva un duplicato codificato come riserva, per affrontare eventuali imprevisti.
Conclusione: Codificare telecomando BFT significa proteggere
Codificare un telecomando BFT non è un gesto tecnico qualsiasi: è un modo per garantire la sicurezza e la praticità del tuo impianto.
In un contesto urbano come Milano, dove la velocità è tutto, un telecomando ben codificato ti evita ritardi, guasti e complicazioni.
Rivolgersi a La Casa della Chiave significa affidarsi a professionisti che conoscono ogni modello BFT e che sanno come intervenire su impianti di ogni tipo.
Un servizio preciso, veloce e garantito, che trasforma un problema tecnico in una soluzione immediata.
FAQ – Domande Frequenti
Che cosa significa codificare un telecomando BFT?
È la procedura che associa il telecomando al ricevitore, autorizzandolo ad aprire il cancello o il box.
Serve l’originale per codificare un nuovo telecomando?
Non sempre: molti sistemi permettono la codifica tramite centralina, tessera master o codice installatore.
Quanto tempo richiede la codifica?
Di solito pochi minuti.
Posso codificare un telecomando da solo?
Solo in impianti non protetti; nei sistemi condominiali serve un tecnico o l’autorizzazione dell’amministratore.
Il telecomando codificato dura quanto l’originale?
Sì, se programmato correttamente e mantenuto in buone condizioni, offre la stessa durata e sicurezza.
Contatti
La Casa della Chiave si trova in Viale Abruzzi 92, Milano, vicino a Piazzale Loreto: per trovarci su Google Maps clicca qui.
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