Radiocomando del cancello e telecomando: in quanti conoscono la differenza?
Il cancello automatico è una delle più grandi comodità che l’essere umano abbia mai concepito, questo è indubbio. E ancora più comodo è quel piccolo, geniale aggeggino, che serve per aprire un cancello, semplicemente premendo un tasto, il radiocomando.
Basta un click, e il cancello si apre, e non importa se fuori dall’abitacolo dell’auto, la pioggia cade incessantemente, o il sole picchia duro: una lieve pressione su tasto del radiocomando, e via, niete di più semplice.
Tuttavia, questi dispositivi elettronici, non sono tutti uguali, e, addirittura, ci sono persone che pensano che TELECOMANDO e RADIOCOMANDO siano sinonimi, e quindi usano questi due termini, alternandoli, pensando di parlare della medesima cosa.
Errore!
Tecomando e radiocomando sono due cose diverse, ognuno con un funzionamento e un meccanismo differenti.
Vediamo perchè.
Che cos’è un radiocomando per cancello?
Innanzitutto va detto, in maniera preliminare, che entrambi questi dispositivi, vengono utilizzati per l’apertura a distanza di cancelli, basculanti, garage e simili.
La differenza tra i due, invece, sta nel funzionamento del meccanismo che, invece, non è il medesimo.
Per quanto riguarda il telecomando, parliamo di un apparecchio che consente il movimento del sistema di apertura grazie all’invio di radiazioni a infrarosso, che trasmettono un segnale diretto.
Il radiocomando, invece, come il nome stesso sta ad indicare, invia delle onde radio, e si compone di un meccanismo che comprende sia un trasmettitore che un ricevitore.
Una differenza sostanziale
In effetti, detta così, sembrerebbe proprio che tutti coloro che utilizzano questi due termini come sinonimi abbiano ragione, perchè il meccanismo, effettivamente, è uguale, con il trasmettitore che trasferisce un codice al ricevitore, grazie al quale sarà possibile azionare il meccanismo di apertura.
E invece no.
Perchè il radiocomando, a differenza del telecomando, è un grado di superare ogni genere di barriera architettonica, e quindi emettere un imput anche a lunga distanza.
Non a caso, questpo tipo di meccanismo viene utilizzato anche per l’apertura della automobili o per il controllo di oggetti particolari come, ad esempio, i modellini (droni, macchine, piccoli velivoli etc.).
Come funziona il radiocomando di un cancello
Il radiocomando, dunque, come abbiamo detto, funziona in base all’emissione di onde radio, seguendo due principi differenti:
- la trasmissione del codice
- la frequenze espressa in Mhz.
Anche per il radiocomando, però, vale il medesimo principio del telecomando, per quanto riguarda la trasmissione del codice, che può essere fisso o dinamico (rolling code).
E il mio radiocomando?
Per capire con quale genere di radiocomando abbiamo a che fare, bisogna individuare il tipo di codice, ovviamente.
Per farlo, la prima cosa è controllare le caratteristiche del dispositivo che vengono riportate, ovviamente, sul libretto che accompagna il prodotto, dove si possono evincere le specifiche complete del prodotto, oltre ad eventuali istruzioni d’uso.
In alternativa, si può tranquillamente pensare di lasciare questo tipo di incombenza al tecnico specializzato, nel momento in cui gli verrà affidato il radiocomando, per farne un duplicato.
La frequenza
Oltre al codice, ovviamente, un altro elemento fondamentale, per il corretto funzionamento del radiocomando, è la frequenza.
Per tali dispositivi, però, a differenza dei normali telecomandi, esistono differenti tipi di frequenza, e non ne esiste una standard, perchè questa varia a seconda della tipologia.
Vediamo quali sono.
- Radiocomandi a bassa frequenza: tra i 15 e 50 Mhz
- Radiocomandi a frequenza libera: tra i 230 e 500 Mhz
- Radiocomandi a frequenza europea: A 433,92 o 868 Mhz
Anche in questo caso, ovviamente, per capire quale può essere la frequenza giusta del proprio radiocomando, oltre al manuale che ne illustra le caratteristiche e il funzionamento, è sempre meglio chiedere ad un tecnico specializzato, che sicuramente sarà in possesso degli strumenti giusti, per evincere questo genere di dati.
Affidati sempre ad un tecnico specializzato
Perchè parliamo comunque di un meccanismo estremamente delicato, che certamente, oltre a dover essere trattato con cura, deve anche essere maneggiato da qualcuno che è qualificato per compiere questo tipo di operazione.
Certo, ormai esiste un tutorial per tutto, e sicuramente sul web ce nesaranno tantissimi, sia per riparare un radiocomando, che per duplicarlo.
Tuttavia, per quanto possano essere esaustivi, e dare addirittura l’illusione che aggiustare un supporto di questo tipo sia una delle cose più semplici del mondo, la riparazione del radiocomando del cancello non è assolutamente un’operazione da compiere in autonomia.
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